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sabato 5 maggio 2012

IL LAGO D'INVERNO


Poesia ispirata alla foto di Alan Ferrara

 
Ho mani in tasca
a cercare parole e nuove idee
mentre il pontile sul lago mi chiama
e senza vedermi mi ascolta.
E’ lago d’inverno
in una notte che mai più tornerà,
non con me a camminare passi fermi
verso mete che non vedo,
verso luoghi senza nomi.
La nebbia traccia i confini del silenzio,
la luna illumina il vento
che porta con se
il profumo di una tua carezza.
Null’altro mi occorre
per trasformare questa solitaria notte
in arpeggio d’anima
a riflettersi in questo lago
che mi chiama
e senza vedermi mi ascolta.

2 commenti:

  1. La foto é meravigliosa e i tuoi versi, che non lo sono da meno, ben l'accompagnano.

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  2. Questa volta non apri il post con uno splendido ritratto, ma con un suggestivo ponticciolo sul mare che ben si sposa ai tuoi versi. Dove la nebbia ricompare (oltre che nell'immagine), mischiandosi a profumi e carezze ed esaltando entrambe in un arpeggio che si ascolta.
    Un sorriso per un sereno inizio di settimana.
    ^____^

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